Cresce il progetto per il recupero degli idroscali storici d’Italia. Lunedì prossimo 17 novembre, Taranto ospiterà infatti i massimi esperti italiani del volo idro e anfibio, che si confronteranno con le autorità politiche, militari e imprenditoriali tarantine. L’associazione Aviazione Marittima Italiana, in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio e la Caroli Hotels, ha infatti organizzato una Giornata di studio che si svolgerà presso il Castello Aragonese (piazza Castello 4, Sala Convegni, dalle ore 10.30). Durante l’incontro, sarà presentato il nuovo progetto-pilota per il recupero e il rilancio dello storico idroscalo di Taranto.
L’idroscalo ubicato sul secondo seno del Mar Piccolo fu realizzato dalla Marina Militare negli anni 1914-15 come Stazione Idrovolanti e come Scuola di Osservazione Aerea per ufficiali della Regia Marina. Nel 1923, dopo essere stato intitolato al pluridecorato primo tenente di vascello osservatore Luigi Bologna, l’idroscalo venne assegnato alla Regia Aeronautica e fu sede di reparti di idrovolanti e, successivamente, del Comando Aeronautico dello Jonio e del Basso Adriatico. Oggi, oltre alla Scuola Volontari dell’Aeronautica Militare (SVAM), sul sedime opera anche il Southern Operational Centre dell’agenzia NAMSA della Nato.
“Obiettivo di questo progetto pilota non è solo parlare dell’Idroscalo Glorioso “Luigi Bologna” di Taranto, ma anche di altri luoghi che hanno contribuito alla storia dell’Aviazione Italiana, al fine di realizzare un polo attrattivo per la diffusione della cultura aeronautica tra le nuove generazioni.”
Ha dichiarato l’organizzatore Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana.
Queste aree, dopo essere state recuperate dall’abbandono, potranno diventare il volano di nuove iniziative culturali ed economiche, ospitando ad esempio mostre di cimeli d’epoca, rievocazione storiche aeronautiche, manifestazioni aeree e scuole di volo. Inoltre, dotandole di un semplice pontile leggero certificato per idrosuperfici, potranno pure accogliere idrovolanti ultraleggeri per il rilievo e il monitoraggio delle coste e delle aree marine protette e dei parchi costieri.
Pier Giorgio Farina, già comandante del 65° DEPOSITO TERRITORIALE A.M. di Taranto e partner organizzativo della giornata, ha sottolineato la grande importanza di quest’appuntamento quale momento di verifica, interconnessione e confronto di alcune idee di rilancio del territorio.
La presenza delle scuole “Pitagora” e “Archimede” di Taranto, “Moscati” di Grottaglie e “Il Mediterraneo” di Pulsano e Maruggio, sarà la piu eminente conferma di quanto i tempi siano ormai maturi per ri-parlare, proprio a Taranto, di una Scuola Aeronautica con laboratori per immediata pratica di scuola di volo per idrovolanti e di volo storico-museale; il tutto in perfetta sinergia con il desiderio di rilancio sostenibile di tutta l’area ionica.
La Giornata di studio sarà aperta da diversi interventi, tra cui: Cosimo Borraccino, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia; Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto; Luigi Sportelli, presidente della Camera di Commercio di Taranto; Sergio Prete, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio; Salvatore Vitiello, comandante di Marina Sud; Gianluca Capasso, comandante SVAM Taranto; Emanuele Spigolon, comandante del 36° Caccia Stormo dell’Aeronautica Militare di Gioia del Colle (Ba). Seguiranno molti interventi da parte di autorità locali, esperti di aviazione, piloti di idrovolanti, responsabili di aeroclub e idroscali, imprenditori e docenti universitari. Sarà anche delineata la storia degli idroscali italiani: già nel lontano 1926, gli “aeroporti per idrovolanti” in Italia erano oltre 40. Tra questi anche Taranto, Brindisi, Cagnano Varano (Foggia), Orbetello (Grosseto), Desenzano sul Garda (Brescia), Sesto Calende (Varese) e Venezia, che oggi intendono collaborare al progetto per il rilancio delle loro attività per la divulgazione e la formazione aeronautica tra le nuove generazioni.