La sostenibilità è stata un tema più discusso al Paris Air Show di quest’anno, il più grande evento mondiale per l’industria aeronautica, che deve affrontare una crescente pressione per ridurre i gas serra emessi dagli aerei.
L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo, gruppo commerciale di compagnie aeree, stima che il carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) potrebbe contribuire al 65% delle riduzioni di emissioni necessarie per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nel 2050.
L’aviazione produce dal 2 al 3% delle emissioni di carbonio a livello mondiale, ma si prevede che la sua quota cresca con l’aumento dei viaggi e con l’incremento dell’ecologia in altri settori.
Il carburante sostenibile, tuttavia, rappresenta solo lo 0,1% di tutto il carburante per aerei. Prodotto da fonti come l’olio da cucina usato e gli scarti vegetali, il SAF può essere miscelato con il carburante per aerei convenzionale, ma costa molto di più.
Pochissimi voli sono alimentati da SAF a causa delle limitate forniture e infrastrutture.
Anche i massicci ordini effettuati al salone hanno dato segnali verso la riduzione delle emissioni. Le compagnie aeree e i produttori hanno dichiarato che i nuovi aerei saranno più efficienti dal punto di vista dei consumi rispetto a quelli che sostituiscono.
Ma la maggior parte di questi aerei brucerà carburante convenzionale a base di cherosene. Le startup stanno lavorando febbrilmente su aerei a propulsione elettrica, ma non si diffonderanno così rapidamente come i veicoli elettrici.
“È molto più facile inserire una batteria pesante in un veicolo se non si deve sollevarlo da terra”, ha dichiarato Gernot Wagner, economista climatico della Columbia University. “I carburanti sostenibili per l’aviazione rappresentano effettivamente il più grande potenziale tecnologico per decarbonizzare il settore dell’aviazione, ma il problema principale è che non sono disponibili”, ha dichiarato Dimitri Vergne, senior policy officer dell’Organizzazione europea dei consumatori (BEUC). “Sappiamo che prima della fine del prossimo decennio non saranno disponibili in quantità massicce” e non saranno la fonte principale di carburante per gli aerei, ha aggiunto Vergne.
I produttori affermano che il SAF riduce le emissioni di gas serra fino all’80%, rispetto al normale carburante per aerei e da anni le compagnie aeree parlano di diventare più ecologiche. Anche l’aumento del “flight shaming”, un movimento che incoraggia le persone a trovare voli meno inquinanti, ha fatto la sua parte.