Milan, Italy – February 27 (askanews) – Sabrina Papa, 48 years old, is the first and for now the only blind Italian pilot student. Sabrina is almost completely blind from birth because of retinal dystrophy but she has always had a passion for flying.
As soon as it was possible he got on a plane d. began to pilot it. Not alone, of course. First with the help of his flight instructor, Sergio Pizzichini on a SkyArrow aircraft, then in France, where for years there is an association of blind pilots called “Les Mirauds Volants”. Today Sabrina has almost 40 hours of flight as a student pilot and is the protagonist of the docufilm “Close your eyes and fly”. “Making this documentary was very funny – Sabrina explained to askanews – then during the making of the film we realized that a very important message, fundamental, is that even impossible dreams can be realized and ‘you can’t do this’, that not only to us disabled but to anyone who is always repeated, is a stratospheric lie”. “After 3 years of experience and more than 40 hours I’m quite well from the point of view of practice. With the plane I fly in most often now I am so familiar with that now it is as if it were an extension of myself. I feel it as part of me, I feel at one with the plane. With the theory I’m a bit further back because I have to manage on my own, since there are no accessible digitized manuals I have to scan them and, in short, it’s a bit arranged while it’s something I’d like to do in a morestructured and in-depth way”. Behind the camera is the sensitive eye of Italian director Julia Pietrangeli who, in the 40-minute film produced by Human Installations and already selected by various international festivals, tells the story of Sabrina and the “Mirauds volants”. “At first you think of flight as a poetic metaphor – he said – the blind person who flies is a very powerful metaphor if you like but there was something even stronger, in my opinion, that I learned from being with Sabrina and all the others: freedom is responsibility”. Like the metaphor of the hornet that doesn’t know it’s too heavy to fly and still flies, this is the phrase that sums up the meaning of the whole film and the extraordinary adventure of Sabrina and the blind pilots. It shows that, on earth as in the clouds, there are no limits for those who know how to live up to their dreablind pilotblind pilotblind pilot
ITALIAN VERSION
La pilota italiana non vedente Sabrina Papa interpreta un film sul volo
Milano, 27 feb. (askanews) – Sabrina Papa, 48 anni, pugliese di nascita e romana d’adozione, è la prima e per ora unica allieva pilota italiana non vedente. Sabrina è quasi del tutto cieca dalla nascita a causa di una distrofia retinica ma ha sempre avuto la passione per il volo e così, appena ha potuto è salita su un aereo e… ha iniziato a pilotarlo. Non da sola, certo. Dapprima con l’aiuto del suo istruttore di volo, Sergio Pizzichini su un ultraleggero SkyArrow, poi in Francia, dove da anni esiste un’associazione di piloti non vedenti che si chiama “Les Mirauds Volants”. Oggi Sabrina ha quasi 40 ore di volo come allieva pilota ed è protagonista del docufilm “Chiudi gli occhi e vola”. “Realizzare questo documentario è stato divertentissimo – ha spiegato Sabrina ad askanews – poi durante la lavorazione del film ci siamo rese conto che un messaggio molto importante, fondamentale, è quello che anche i sogni impossibili si possono realizzare e ‘questo non puoi farlo’, che non solo a noi disabili ma a chiunque viene sempre ripetuto, è una menzogna stratosferica”. “Dopo 3 anni d’esperienza e più di 40 ore sto abbastanza bene dal punto di vista della pratica. Con l’aereo con cui volo più spesso ormai ho una dimestichezza tale che ormai è come se fosse un prolungamento di me stessa. Lo sento parte di me, mi sento un tutt’uno con l’aereo. Con la teoria sono un po’ più indietro perché me la devo cavare da sola, non esistendo manuali accessibili digitalizzati li devo scansionare e, insomma, è un po’ arrangiato mentre è una cosa che mi piacerebbe fare in maniera più strutturata e approfondita”. Dietro la telecamera l’occhio sensibile della regista italiana Julia Pietrangeli che, nel film di 40 minuti prodotto da Human Installations e già selezionato da diversi festival internazionali, racconta la storia di Sabrina e dei “Mirauds volants”. “All’inizio pensi al volo come una metafora poetica – ha detto – il non vedente che vola è una metafora potentissima se vogliamo ma c’era qualcosa di ancora più forte, a mio avviso, che ho appreso stando accanto a Sabrina e a tutti gli altri: la libertà è responsabilità”. Come la metafora del calabrone che non sa di essere troppo pesante per volare e vola lo stesso, è questa la frase che riassume il senso di tutto il film e della straordinaria avventura di Sabrina e dei piloti non vedenti. A dimostrazione che, sulla terra come tra le nuvole, non esistono limiti per chi sa vivere all’altezza dei propri sogni.